9 9 9 0 0 0 1 2 2 2 2 3 3 4 4 5 5 5 6 6 GOVERNO E TRATTAMENTO DEI BOSCHI F 5 F.1 Selvicoltura generale 1. Governo e trattamento dei boschi 1.1 Il soprassuolo boscato. Del termine bosco esistono definizioni di tipo ecologico, utili per comprendere i caratteri e il funzionamento di una comunità vegetale, e definizioni di tipo statistico e giuridico, che permettono di agire nell ambito di un sistema di norme che, da un lato, pongono vincoli e, dall altro, assicurano diritti e danno certezza nell azione. Secondo le definizioni comunemente adottate a livello internazionale e nazionale con finalità statistiche (FAO, Commissione Europea, Nuovo Inventario Forestale Italiano), per bosco si intende un tratto di terreno di superficie superiore a 0,5 ha e con una copertura arborea (pianta legnosa con altezza superiore a 5 m) maggiore del 10%. La legislazione locale fornisce, tuttavia, da regione a regione, definizioni diverse. Ai fini della selvicoltura dobbiamo fare riferimento a una definizione bio-ecologica e intendere il bosco come un ecosistema caratterizzato dalla dominanza degli alberi, i quali creano condizioni ambientali interne (suolo, microclima) diverse da quelle che esistono all esterno e determinano la composizione della flora erbacea e arbustiva e della fauna. Gli obiettivi e gli interventi selvicolturali sono condizionati dai caratteri sia del soprassuolo boschivo, sia della stazione, e anche dal ruolo socio-economico del bosco in un determinato tempo e luogo. 1.1.1 Il soprassuolo boschivo. I caratteri del soprassuolo, ossia dell insieme di alberi presenti in un tratto di territorio, sono determinati dalle caratteristiche degli alberi e dalla struttura del popolamento arboreo. Ogni albero è definito da: collocazione tassonomica (specie), dimensioni (diametro a 1,30 m dalla base, altezza), portamento, età. Il portamento, o aspetto esteriore di un albero, viene valutato in base a caratteri visivi della chioma e del fusto; il portamento delle radici si può valutare solo in casi eccezionali. La determinazione dell età può essere fatta con carotaggio del tronco (tramite il succhiello di Pressler) o con il conteggio degli internodi, dove sono visibili. Questi elementi consentono un primo giudizio sulla funzionalità dei processi individuali di crescita, sulla stabilità fisica, sullo stato di salute e sulle caratteristiche del legno, oltre che talvolta, sulla storia dell albero. I caratteri della chioma sono le dimensioni, la regolarità (simmetria), la densità (sono elementi negativi la trasparenza dovuta a una precoce perdita di foglie o aghi e la presenza di rami secchi all interno della chioma verde), la profondità (percentuale di fusto occupato dalla chioma verde). I caratteri del fusto sono la simmetria rispetto a un asse verticale centrale (sezione orizzontale, curvatura), la presenza di rami secchi o di cicatrici di rami, di rami epicormici, di ferite, di biforcazioni, la torsione delle fibre quando essa appare sulla superficie del tronco. La stabilità fisica di un albero cresciuto in bosco è funzione dello stato di salute del fusto e delle radici, della profondità e simmetria della chioma, del rapporto ipsodiametrico (rapporto tra altezza e diametro) (®F.1.7 Dendrometria). Il soprassuolo viene definito dalla composizione specifica, dalla struttura spaziale, dall età e dal tipo di gestione adottato. La composizione specifica fa riferimento ai taxa arborei presenti. I boschi vengono definiti puri quando una sola specie costituisce almeno l 80% del piano delle chiome; quando un bosco è misto, si indicano le specie più abbondanti e la proporzione con cui esse partecipano al soprassuolo. F01_1_Selvicoltura_Generale.indd 5 F 14/06/18 18:58
SEZIONE F
SELVICOLTURA GENERALE E SPECIALE
La Selvicoltura può essere definita come l’insieme di tutte quelle attività di governo e coltivazione svolte nei boschi, per scopi diversi, e che rappresentano la risposta alle esigenze, dei singoli e delle comunità, che si vengono a determinare in un particolare momento storico e in uno specifico contesto sociale.In senso stretto le attività consistono essenzialmente nel taglio degli alberi, ossia nella raccolta della produzione legnosa, condotto in modo tale da assicurare la ricostituzione (rinnovazione) del soprassuolo. Nella pratica della Selvicoltura rientrano anche l’impianto di alberi e tutte le fasi di produzione delle piantine in appositi vivai, fino alla loro messa a dimora in terreni precedentemente destinati a prato o coltivo, oppure là dove il soprassuolo adulto è stato abbattuto e si è preferito fare ricorso alla rinnovazione artificiale.L’Economia forestale (Selvicoltura in senso lato) comprende non solo l’ecologia forestale (presupposto necessario all’adozione di buone forme di intervento), ma anche i criteri di misurazione del volume degli alberi, di pianificazione delle operazioni su ampie superfici forestali, di difesa del bosco da agenti dannosi e da incendi, di gestione della fauna selvatica di applicazione e rispetto delle norme che le istituzioni pubbliche fissano per inquadrare le operazioni selvicolturali (nel quadro dell’economia del territorio) e, infine, delle modalità, di verifica che ci assicurano che prodotti o servizi, ottenuti dai boschi, siano conformi ai requisiti indicati da norme o regole. Per questo è indispensabile una profonda conoscenza dei tipi di bosco presenti nelle diverse Regioni italiane e delle tecniche selvicolturali più appropriate. Si deve anche prestare attenzione ai caratteri del legno, che in parte conseguono alle specie coltivate e alle modalità di crescita degli alberi, e al modo in cui la produzione legnosa viene raccolta e trasportata dal bosco alla strada.Nella presente Sezione F del Manuale dell’Agronomo si è anche fatto un breve cenno a quelle specie legnose che sono importanti per il loro significato ecologico, per il pregio estetico e talvolta per particolari beni forniti, o che non formano complessi boscati, ma compaiono allo stato sporadico. In tal modo si è inteso fornire un quadro d’insieme, quanto più possibile aggiornato e completo, dei diversi campi tecnici e applicativi della selvicoltura.Coordinamento di SezionePietro PiussiRealizzazione e collaborazioniGiovanni Bernetti, Stefano Berti, Massimo Bianchi, Paolo Casanova, Piermaria Corona, Luigi Damiani, Roberto Del Favero, Maria Nives Forgiarini, Giovanni Hippoliti, Amerigo Alessandro Hofmann, Alberto Maltoni, Enrico Marchi, Anna Memoli, Lorenzo Pini, Pietro Piussi, Aldo Pollini, Andrea Tani, Giuliana Torta