4.14.3 Agricoltura di precisione

a e i a a o a a i- e ao ni e- n e o se ) di 0 a e i, oa, TELERILEVAMENTO L 299 barbabietola da zucchero, ecc.), risultano più utili immagini iperspettrali o multispettrali e multitemporali, come quelle di Landsat, SPOT e Sentinel, e di satelliti ad altissima risoluzione, come GeoEye, WorldView, ecc. Gli ambiti operativi consistono nella stima delle superfici agricole a fini statistici a livello nazionale e regionale, nella realizzazione di catasti di coltivazioni arboree specializzate (es. vite e olivo) e nel controllo delle frodi in base alle superfici delle colture, nell ambito dei sussidi erogati dalla Politica Agricola Comunitaria. Progetti operativi in quest ambito sono il progetto europeo MARS (Monitoring Agriculture with Remote Sensing) e il progetto AGRIT del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, attivo dal 1988. 4.14.3 Agricoltura di precisione. Si utilizzano immagini ad alta o altissima risoluzione, riprese da sensori multispettrali e iperspettrali da piattaforma satellitare o aerea, o videocamere aviotrasportate, che rilevano la radiazione nel visibile e IR vicino, per tre finalità principali: rilevamento di anomalie nello sviluppo colturale (es. danni da fitopatologie, da avversità meteorologiche, ecc.); produzione di cartografia della variabilità intra-appezzamento delle rese della coltura; stima dei parametri biofisici della coltura (es. Leaf Area Index, contenuto di azoto, ecc.). Il telerilevamento in quest ambito si sta diffondendo rapidamente grazie anche all uso di droni o APR (Aeromobili a Pilotaggio Remoto), comandati via radio o programmabili grazie a un sistema di navigazione satellitare integrato. Questi sono già utilizzati a livello operativo per ottimizzare i fattori produttivi, per aspergere prodotti per la lotta biologica, per gestire le erbe infestanti, per monitorare la regolarità nella crescita colturale, ecc. 4.14.4 Rilevamento di elementi del paesaggio e di habitat. Per elementi lineari come siepi e filari di alberi o puntuali (es. alberi isolati), sono utili ortofoto aeree o immagini satellitari multispettrali o pan-sharpened ad altissima risoluzione. Per l identificazione, mappatura e monitoraggio di superfici a prato, pascolo o praterie erbose naturali, è preferibile l elaborazione di immagini multispettrali (es. calcolo di NDVI, classificazioni automatiche) di satelliti che rilevano anche la risposta nelle bande dell infrarosso. Nel progetto Carta della Natura dell ISPRA, la metodologia per la mappatura degli habitat si basa sull integrazione di informazioni derivate da immagini satellitari e da rilievi a terra. L 4.14.5 Inventari forestali. Utilizzano il telerilevamento, aereo o satellitare, prevalentemente nella prima fase dell inventario, sia per orientare i rilievi a terra, sia per la classificazione della vegetazione forestale. Esempi di applicazioni sono costituiti dalle diverse edizioni dell Inventario Nazionale delle Foreste e dei serbatoi forestali di Carbonio (INFC) e da alcuni inventari forestali regionali. 4.14.6 Mappatura di incendi forestali. In integrazione con misure a terra, il telerilevamento viene usato in ambito operativo per perimetrare aree percorse da incendio e per monitorare la ricostituzione della copertura vegetale. A tale scopo, risultano più utili le immagini satellitari rispetto alle fotografie aeree, grazie alla maggiore risoluzione spettrale e temporale: bande spettrali più utili a tale scopo sono la banda dell infrarosso vicino (NIR) e dell infrarosso a onda corta (SWIR), mentre nell intervallo spettrale del visibile la banda più utile è quella del rosso che viene utilizzata con la banda NIR per calcolare l NDVI. L03_4_Telerilevamento.indd 299 5/31/18 8:23 AM

SEZIONE L
SEZIONE L
GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE...
L’Ingegneria agraria comprende tutte quelle discipline – scientifiche e tecniche – inerenti le opere di ingegneria applicata allo sviluppo dei sistemi agricoli e forestali, e le relative applicazioni, di principi e leggi, ai processi di gestione dei fenomeni territoriali e al governo delle tecnologie e tecniche applicate; ciò al fine di studiare, modellare e valorizzare i sistemi biologici per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, della produzione alimentare, dell’uso del suolo e dell’ambiente.Fra i vari settori applicativi dell’ingegneria agraria e dei biosistemi vi sono le aree che convergono nelle denominazioni di Genio rurale e Meccanizzazione agraria; in particolare, quei settori che si concentrano sulle discipline relative al campo ingegneristico dei sistemi agrari, forestali e biologici, dell’Idraulica agraria, del Rilievo e rappresentazione del territorio, delle Costruzioni rurali e della Meccanica agraria.Questa Sezione L del Manuale dell’Agronomo è stata opportunamente organizzata per corrispondere al meglio a tutte le esigenze dei contenuti circoscritti nell’ambito sopra descritto.A cominciare dai richiami di Fisica applicata e in stretto parallelismo con gli aspetti normativi, di sicurezza e benessere, si passano in rassegna i vari ambiti operativi:– idraulica, idrologia, sistemazione dei corsi d’acqua, senza tralasciare gli aspetti della gestione delle risorse idriche, dell’ingegneria naturalistica e della tutela ambientale;– geodesia, topografia e cartografia, geomatica, telerilevamento e sistemi informativi territoriali orientati all’analisi, gestione e tutela, di territorio, paesaggio e ambiente;– controllo ambientale, energetica, progettualità e gestione di strutture e attrezzature di edifici, opifici rurali e relativa impiantistica;– meccanica, motoristica, macchine e meccanizzazione agricola, con relative applicazioni gestionali e informatiche.Tutto questo insieme di conoscenze validamente e trasversalmente integrate nei due contesti, sia di Sezione così come dell’intero Manuale, contribuisce a finalizzare concretamente la professione del tecnico operante nei vari ambiti del sistema agrorurale.Coordinamento di SezionePierluigi BonfantiRealizzazione e collaborazioniMatteo Barbari, Pierluigi Bonfanti, Federico Cazorzi, Roberto Chiambrando, Alessandro Chiumenti, Roberto Chiumenti, Francesco Da Borso, Pasquale Dal Sasso, Giancarlo Dalla Fontana, Vito Ferro, Rino Gubiani, Adolfo Gusman, Massimo Lazzari, Fabrizio Mazzetto, Elisabetta Peccol, Pietro Piccarolo, Franco Sangiorgi, Giacomo Scarascia Mugnozza, Paolo Zappavigna