L.4 COSTRUZIONI RURALI

L 300 GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE AGRARIA - COSTRUZIONI RURALI L.4 Costruzioni rurali 1. Le costruzioni e i fabbricati in agricoltura Per costruzioni rurali si intendono tradizionalmente le costruzioni legate all attività produttiva primaria, ovvero i fabbricati con funzioni abitative, produttive e di servizio, e le relative opere accessorie, pertinenti a nuclei aziendali agricoli. Negli ultimi anni, tuttavia, il termine rurale è andato sempre più distinguendosi dal termine agricolo assumendo un significato più estensivo che comprende, oltre alle attività agricole in senso stretto, anche attività di tipo diverso quali quelle naturalistiche, turistiche e ricreative, che sempre più vanno diffondendosi nel territorio non urbanizzato. Tuttavia nella presente trattazione, tenuto conto della finalità dell Opera, ci atterremo alla concezione più restrittiva del termine e ci limiteremo quindi a considerare solo le problematiche proprie dei fabbricati direttamente connessi con l attività produttiva primaria. 1.1 Fattori determinanti nelle costruzioni rurali. I caratteri costruttivi dei fabbricati rurali dipendono fondamentalmente da un duplice ordine di fattori: uno naturale e uno antropico. I fattori di ordine naturale sono strettamente legati alla collocazione geografica del luogo di insediamento e, fra questi, i più importanti sono: il clima, le caratteristiche geo-pedologiche dei suoli, l orografia e l idrografia. I fattori di ordine antropico sono invece legati all attività dell uomo e comprendono: gli indirizzi produttivi, l ordinamento fondiario e la forma di conduzione, la composizione del nucleo familiare, l assetto infrastrutturale del territorio, le tecniche costruttive, gli usi e le tradizioni locali. Storicamente i fattori naturali hanno predominato e condizionato in modo decisivo le scelte dell uomo, conferendo alle modalità costruttive e insediative caratteri variabili da zona a zona, fortemente legati al contesto territoriale. Tuttavia, nelle epoche recenti, il progresso tecnico-economico e l evoluzione socioculturale hanno portato a un progressivo (seppure non totale) affrancamento dell attività umana dai vincoli imposti dalla natura e dal contesto, dando luogo a una progressiva omogeneizzazione dei modi di produrre e dei modi di costruire. D altro canto, sono emersi nuovi e ancor più cogenti vincoli all attività edilizia, imposti da particolari esigenze di interesse collettivo e tradotti in leggi e norme di vario tipo di cui ci limitiamo in questa sede a richiamare le categorie più importanti e significative che riguardano: urbanistica, ambiente, qualità dei prodotti, sicurezza, benessere animale. Norme urbanistiche. Queste regolano, principalmente, le quantità edilizie e i modi d uso dei fabbricati e si esprimono, sostanzialmente, con indici e zonizzazioni territoriali fissati soprattutto nei piani urbanistici comunali. La disciplina urbanistica tende peraltro ad allargare sempre di più il proprio campo d azione estendendosi ad aspetti che riguardano in vario modo la qualità ambientale del territorio, in particolare la tutela dei caratteri naturalistici e paesaggistici (®Piani paesistici). Norme di tipo ambientale. Perseguono, in primo luogo, l eliminazione dei pericoli di inquinamento e quindi, nello specifico, il controllo degli scarichi, nelle acque e sul suolo, e delle emissioni in atmosfera. In questo campo possiamo far rientrare anche varie disposizioni, derivanti da un sempre crescente apporto dell ecologia alla pianificazione del territorio, le quali mirano alla tutela e valorizzazione delle risorse naturali, in primis flora e fauna (es. piani per aree protette). Norme per il controllo e la tutela della qualità dei prodotti. Sono di vario tipo e hanno le principali ricadute, per quanto riguarda gli edifici, sulle caratteristiche L04_1_CostruzioniFabbricati.indd 300 5/31/18 8:27 AM 1 a a c 1 le c s S ta fa la il s m d fo tr d c ti e te a g lo g lo

SEZIONE L
SEZIONE L
GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE...
L’Ingegneria agraria comprende tutte quelle discipline – scientifiche e tecniche – inerenti le opere di ingegneria applicata allo sviluppo dei sistemi agricoli e forestali, e le relative applicazioni, di principi e leggi, ai processi di gestione dei fenomeni territoriali e al governo delle tecnologie e tecniche applicate; ciò al fine di studiare, modellare e valorizzare i sistemi biologici per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, della produzione alimentare, dell’uso del suolo e dell’ambiente.Fra i vari settori applicativi dell’ingegneria agraria e dei biosistemi vi sono le aree che convergono nelle denominazioni di Genio rurale e Meccanizzazione agraria; in particolare, quei settori che si concentrano sulle discipline relative al campo ingegneristico dei sistemi agrari, forestali e biologici, dell’Idraulica agraria, del Rilievo e rappresentazione del territorio, delle Costruzioni rurali e della Meccanica agraria.Questa Sezione L del Manuale dell’Agronomo è stata opportunamente organizzata per corrispondere al meglio a tutte le esigenze dei contenuti circoscritti nell’ambito sopra descritto.A cominciare dai richiami di Fisica applicata e in stretto parallelismo con gli aspetti normativi, di sicurezza e benessere, si passano in rassegna i vari ambiti operativi:– idraulica, idrologia, sistemazione dei corsi d’acqua, senza tralasciare gli aspetti della gestione delle risorse idriche, dell’ingegneria naturalistica e della tutela ambientale;– geodesia, topografia e cartografia, geomatica, telerilevamento e sistemi informativi territoriali orientati all’analisi, gestione e tutela, di territorio, paesaggio e ambiente;– controllo ambientale, energetica, progettualità e gestione di strutture e attrezzature di edifici, opifici rurali e relativa impiantistica;– meccanica, motoristica, macchine e meccanizzazione agricola, con relative applicazioni gestionali e informatiche.Tutto questo insieme di conoscenze validamente e trasversalmente integrate nei due contesti, sia di Sezione così come dell’intero Manuale, contribuisce a finalizzare concretamente la professione del tecnico operante nei vari ambiti del sistema agrorurale.Coordinamento di SezionePierluigi BonfantiRealizzazione e collaborazioniMatteo Barbari, Pierluigi Bonfanti, Federico Cazorzi, Roberto Chiambrando, Alessandro Chiumenti, Roberto Chiumenti, Francesco Da Borso, Pasquale Dal Sasso, Giancarlo Dalla Fontana, Vito Ferro, Rino Gubiani, Adolfo Gusman, Massimo Lazzari, Fabrizio Mazzetto, Elisabetta Peccol, Pietro Piccarolo, Franco Sangiorgi, Giacomo Scarascia Mugnozza, Paolo Zappavigna