1.2 Caratteri insediativi e costruttivi

e a, o ne oel ti balil di zi ue n e oiio io o: di oe ti a li e na e o e LE COSTRUZIONI E I FABBRICATI IN AGRICOLTURA L 301 distributive e costruttive degli spazi destinati alla lavorazione e alla conservazione dei prodotti alimentari. Alcune hanno valore generale, come le procedure per il controllo dei punti di rischio (HACCP); altre hanno applicazioni più settoriali quali quelle relative al sistema lattiero-caseario, che prescrivono specifici requisiti riguardanti l intera filiera, dalle stalle ai caseifici o alle industrie produttrici di latte alimentare. A questa categoria di norme possiamo ricondurre anche le prescrizioni che regolano le produzioni biologiche, in particolare quelle zootecniche che impongono specifici requisiti spaziali e ambientali alla stabulazione. Norme per la sicurezza delle persone. In particolare quelle per la tutela dei lavoratori dipendenti, impongono un ampia varietà di requisiti che interessano la progettazione, la costruzione e il funzionamento degli edifici: dalla conformazione degli spazi, sia esterni che interni (dimensionamento e organizzazione distributiva), all assetto strutturale, alle modalità costruttive degli elementi di finitura e arredo, alla realizzazione e gestione degli impianti, come avremo modo di precisare meglio in seguito. Norme per il benessere degli animali. Sono di recente introduzione e tuttora in corso di progressiva definizione ed estensione: stabiliscono, in particolare, requisiti minimi di spazio e di qualità ambientale per gli edifici di allevamento. 1.2 Caratteri insediativi e costruttivi. Una trattazione sistematica dei vari aspetti connessi alla progettazione e alla realizzazione dei fabbricati rurali potrebbe articolarsi secondo i principali caratteri che ne informano il processo costitutivo e che potremmo distinguere in: insediativi, tipologici e tecnico-costruttivi. 1.2.1 Caratteri insediativi. I caratteri insediativi riguardano l articolazione spaziale del nucleo aziendale, nella sua organizzazione interna e nei suoi rapporti con il contesto territoriale. In questo ambito possiamo individuare tre principali aspetti: la scelta del sito, la dislocazione dei corpi di fabbrica, la sistemazione delle aree esterne. Scelta del sito. La collocazione nell area geografica di sedime ha avuto grande importanza soprattutto nell insediamento primitivo. Sotto questo profilo appaiono decisivi fattori quali la natura e la conformazione del suolo, l assetto idrografico, l accessibilità, la dotazione infrastrutturale. Infatti da essi dipendono alcuni requisiti essenziali per il buon funzionamento dell azienda quali: stabilità e adeguata portanza del substrato, salubrità e qualità del clima, buon drenaggio delle acque meteoriche, facilità di spostamento (interno e verso i luoghi di lavoro esterni), disponibilità di risorse idriche, facilità di collegamento con le reti di servizio (strade, linee elettriche, linee telefoniche, reti fognarie). Un criterio utilizzato in passato era quello di scegliere una posizione baricentrica rispetto ai diversi appezzamenti o luoghi di lavoro, considerando per ciascuno di essi un peso derivante dai fattori economicamente più rilevanti: prodotti ricavabili, costo unitario di trasporto, ore annue di lavoro, costo unitario dei mezzi di lavorazione. Oggi, tuttavia, crescendo la specializzazione produttiva e l integrazione con i segmenti esterni, è dominante il fattore dell accessibilità alle principali vie di comunicazione e della vicinanza ai mercati o ai centri di raccolta e trasformazione, con il conseguente spostamento della localizzazione ottimale del centro aziendale verso tali punti di attrazione. Concorre a questa tendenza anche la necessità di soddisfare sempre maggiori esigenze di socializzazione e di vicinanza ai centri di servizio. Nella scelta della localizzazione un problema che sta diventando sempre più rilevante, soprattutto per gli allevamenti zootecnici intensivi, è quello della produzione di odori molesti e della loro propagazione verso aree abitate limitrofe. Si tratta di un problema che dà sempre L04_1_CostruzioniFabbricati.indd 301 L 5/31/18 8:27 AM

SEZIONE L
SEZIONE L
GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE...
L’Ingegneria agraria comprende tutte quelle discipline – scientifiche e tecniche – inerenti le opere di ingegneria applicata allo sviluppo dei sistemi agricoli e forestali, e le relative applicazioni, di principi e leggi, ai processi di gestione dei fenomeni territoriali e al governo delle tecnologie e tecniche applicate; ciò al fine di studiare, modellare e valorizzare i sistemi biologici per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, della produzione alimentare, dell’uso del suolo e dell’ambiente.Fra i vari settori applicativi dell’ingegneria agraria e dei biosistemi vi sono le aree che convergono nelle denominazioni di Genio rurale e Meccanizzazione agraria; in particolare, quei settori che si concentrano sulle discipline relative al campo ingegneristico dei sistemi agrari, forestali e biologici, dell’Idraulica agraria, del Rilievo e rappresentazione del territorio, delle Costruzioni rurali e della Meccanica agraria.Questa Sezione L del Manuale dell’Agronomo è stata opportunamente organizzata per corrispondere al meglio a tutte le esigenze dei contenuti circoscritti nell’ambito sopra descritto.A cominciare dai richiami di Fisica applicata e in stretto parallelismo con gli aspetti normativi, di sicurezza e benessere, si passano in rassegna i vari ambiti operativi:– idraulica, idrologia, sistemazione dei corsi d’acqua, senza tralasciare gli aspetti della gestione delle risorse idriche, dell’ingegneria naturalistica e della tutela ambientale;– geodesia, topografia e cartografia, geomatica, telerilevamento e sistemi informativi territoriali orientati all’analisi, gestione e tutela, di territorio, paesaggio e ambiente;– controllo ambientale, energetica, progettualità e gestione di strutture e attrezzature di edifici, opifici rurali e relativa impiantistica;– meccanica, motoristica, macchine e meccanizzazione agricola, con relative applicazioni gestionali e informatiche.Tutto questo insieme di conoscenze validamente e trasversalmente integrate nei due contesti, sia di Sezione così come dell’intero Manuale, contribuisce a finalizzare concretamente la professione del tecnico operante nei vari ambiti del sistema agrorurale.Coordinamento di SezionePierluigi BonfantiRealizzazione e collaborazioniMatteo Barbari, Pierluigi Bonfanti, Federico Cazorzi, Roberto Chiambrando, Alessandro Chiumenti, Roberto Chiumenti, Francesco Da Borso, Pasquale Dal Sasso, Giancarlo Dalla Fontana, Vito Ferro, Rino Gubiani, Adolfo Gusman, Massimo Lazzari, Fabrizio Mazzetto, Elisabetta Peccol, Pietro Piccarolo, Franco Sangiorgi, Giacomo Scarascia Mugnozza, Paolo Zappavigna