1.3.6 Efflusso dalle luci

L 60 GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE AGRARIA - IDRAULICA, IDROLOGIA E SISTEMAZIONI Nel caso di sezione rettangolare dalla legge del risalto si deduce, per fissato h1, una equazione di secondo grado in h2 di cui ci interessa la sola radice positiva: h2 5 h1 B2 1 1 "1 1 8 F 21 R 2 avendo indicato con F1 5 Q/ 1 L g1/2 h13/2 2 il numero di Froude della corrente veloce. La lunghezza del risalto idraulico può essere calcolata in funzione delle altezze coniugate con la seguente relazione: l 5 a 1 h2 2 h1 2 in cui a è un coefficiente variabile tra 5 e 7. Esistono anche delle relazioni che mettono la lunghezza l in relazione alla sola altezza della corrente veloce in arrivo, come quella di Safranez: l 5 5,9 h1 F1 o quella proposta da Certussov: l 5 10,3 h1 1 F1 2 1 2 0,81 1.3.6 Efflusso dalle luci. Lo studio dei processi di efflusso che avvengono attraverso fori, denominati luci e aperti nelle pareti di un recipiente, costituisce un capitolo dell idraulica denominato foronomia. Le luci si classificano in luci a battente, quando il contorno della luce soggiace al pelo libero a monte di essa, e luci a stramazzo quando il contorno superiore della luce, se è presente, sovrasta invece il pelo libero a monte della luce stessa. La Figura 2.40 mostra l esempio di una luce a battente, in parete sottile e a spigolo vivo rivolto contro corrente, realizzata mediante una paratoia. Si tratta di una luce di fondo di forma rettangolare, di larghezza L e altezza z, che determina a valle una sezione contratta (la prima sezione dopo l efflusso in cui la corrente acquista nuovamente caratteristiche di linearità). Si definisce battente l affondamento, rispetto al pelo libero a monte, del punto più elevato del contorno della luce (h1 2 z in Figura 2.40) e carico sulla luce a battente il dislivello fra il pelo libero a monte e il h2 baricentro della sezione contratta ah1 2 b. 2 in c ( c p d u s p è S n ti h r D a te r d c a id L v lu L applicazione del Teorema di Bernoulli a una traiettoria che si sviluppa tra un punto a monte della luce, che si considera appartenente a un liquido in quiete, e il baricentro della sezione contratta, conduce alla seguente relazione (scala di efflusso) tra la portata Q e il dislivello piezometrico d esistente tra il pelo libero a monte e la sezione contratta: Q 5 Ce L z "2 g d L02_1_Idraulica.indd 60 F FIG. 2.40 Efflusso sotto una paratoia. 5/31/18 8:05 AM

SEZIONE L
SEZIONE L
GENIO RURALE E MECCANIZZAZIONE...
L’Ingegneria agraria comprende tutte quelle discipline – scientifiche e tecniche – inerenti le opere di ingegneria applicata allo sviluppo dei sistemi agricoli e forestali, e le relative applicazioni, di principi e leggi, ai processi di gestione dei fenomeni territoriali e al governo delle tecnologie e tecniche applicate; ciò al fine di studiare, modellare e valorizzare i sistemi biologici per uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, della produzione alimentare, dell’uso del suolo e dell’ambiente.Fra i vari settori applicativi dell’ingegneria agraria e dei biosistemi vi sono le aree che convergono nelle denominazioni di Genio rurale e Meccanizzazione agraria; in particolare, quei settori che si concentrano sulle discipline relative al campo ingegneristico dei sistemi agrari, forestali e biologici, dell’Idraulica agraria, del Rilievo e rappresentazione del territorio, delle Costruzioni rurali e della Meccanica agraria.Questa Sezione L del Manuale dell’Agronomo è stata opportunamente organizzata per corrispondere al meglio a tutte le esigenze dei contenuti circoscritti nell’ambito sopra descritto.A cominciare dai richiami di Fisica applicata e in stretto parallelismo con gli aspetti normativi, di sicurezza e benessere, si passano in rassegna i vari ambiti operativi:– idraulica, idrologia, sistemazione dei corsi d’acqua, senza tralasciare gli aspetti della gestione delle risorse idriche, dell’ingegneria naturalistica e della tutela ambientale;– geodesia, topografia e cartografia, geomatica, telerilevamento e sistemi informativi territoriali orientati all’analisi, gestione e tutela, di territorio, paesaggio e ambiente;– controllo ambientale, energetica, progettualità e gestione di strutture e attrezzature di edifici, opifici rurali e relativa impiantistica;– meccanica, motoristica, macchine e meccanizzazione agricola, con relative applicazioni gestionali e informatiche.Tutto questo insieme di conoscenze validamente e trasversalmente integrate nei due contesti, sia di Sezione così come dell’intero Manuale, contribuisce a finalizzare concretamente la professione del tecnico operante nei vari ambiti del sistema agrorurale.Coordinamento di SezionePierluigi BonfantiRealizzazione e collaborazioniMatteo Barbari, Pierluigi Bonfanti, Federico Cazorzi, Roberto Chiambrando, Alessandro Chiumenti, Roberto Chiumenti, Francesco Da Borso, Pasquale Dal Sasso, Giancarlo Dalla Fontana, Vito Ferro, Rino Gubiani, Adolfo Gusman, Massimo Lazzari, Fabrizio Mazzetto, Elisabetta Peccol, Pietro Piccarolo, Franco Sangiorgi, Giacomo Scarascia Mugnozza, Paolo Zappavigna